La cultura aziendale è spesso sottovalutata, eppure rappresenta il fondamento su cui si costruiscono il successo e la coerenza di un’impresa. Non si tratta solo di valori astratti o di buone intenzioni: come evidenziato da Edgar Schein, uno dei massimi esperti di Cultura d'azienda, la cultura aziendale è l’apprendimento condiviso e stratificato di un gruppo. Si sviluppa nel tempo mentre l’organizzazione affronta le sfide di adattamento esterno e integrazione interna, e diventa un sistema di credenze, valori e norme comportamentali che guida ogni aspetto della vita aziendale.
Vediamo tre esempi concreti che dimostrano quanto sia cruciale la cultura.
Un esempio emblematico di cultura aziendale radicata nei valori è quello della, nota fabbrica dolciaria italiana produttrice dei cioccolatini “Rocher”. La notizia che l’azienda, in caso di disgrazia a un proprio collaboratore, garantisce un supporto economico alla famiglia per un certo periodo, ha fatto riflettere molti. Questo approccio, che nasce dalla solidarietà come valore personale, è stato trasposto nella cultura organizzativa in modo concreto e sistematico.
Eppure, anche di fronte a esempi così lampanti, è difficile percepire pienamente quanto sia centrale il ruolo della cultura aziendale. La solidarietà in questo caso non è solo un gesto, ma diventa una pratica che ispira fiducia e coerenza, contribuendo al successo dell’azienda.
Mi capita, sovente, di incontrare
imprenditori illuminati. Parlo di persone con una particolare sensibilità verso le risorse umane, spesso associata ad un certo successo nel business. Uno di questi casi riguarda un’imprenditore che mi confidò:
"Voglio applicare un modello di incentivazione, non solo ai venditori, ma a tutti.
Perché ogni collaboratore contribuisce, a modo suo, alla soddisfazione dei clienti."
Un’affermazione che merita rispetto, ma la realtà spesso è più complessa. Prima ancora di parlare di incentivazione, uso un uno strumento di gestione fondamentale: il livellogramma. Questo strumento di gestione, un semplice foglio Excel, permette di raccogliere in modo chiaro le retribuzioni e il grado di professionalità richiesto dai vari ruoli aziendali.
In uno dei casi analizzati, è emerso che persone con responsabilità maggiori non avevano un trattamento retributivo adeguato rispetto ai colleghi. E tutto questo accadeva in un’azienda dove si cercava di tendere a criteri di equità. Il livellogramma ha permesso di evidenziare questa incoerenza, dimostrando ancora una volta che, senza una cultura aziendale strutturata, anche le migliori intenzioni rischiano di restare inapplicate. In verità, per completezza, l'imprenditore in parola adeguò istantaneamente le retribuzioni peraltro, con vera soddisfazione in chi la ricevette.
In altre realtà, invece, il problema risiede nella gestione a lungo termine. In aziende dove un imprenditore anziano mantiene il controllo troppo a lungo, si osserva spesso un approccio paternalistico. Questo modello, può creare un cortocircuito quando la figura centrale perde forza.
In un caso specifico, la riduzione dell’autorità del capo ha portato a comportamenti di aperta mancanza di rispetto: dipendenti che si rifiutavano di eseguire compiti ordinari o che insultavano i colleghi. Cosa era accaduto? C’era un evidente scollamento tra i valori amorevoli della famiglia imprenditrice e la gestione che non aveva diffuso una cultura aziendale pervasiva. La mancanza di coerenza ha generato disordine, dimostrando che una cultura non coltivata lascia spazio a dinamiche che minano il rispetto e l’armonia.
Questi esempi sottolineano quanto la cultura aziendale venga spesso sottovalutata. Anche nelle imprese familiari italiane di medie dimensioni (20-40 collaboratori), che si prestano particolarmente bene a sviluppare una cultura condivisa, la sua diffusione sistematica è spesso carente.
Come insegna Schein, la cultura è ciò che un gruppo ha imparato e considerato valido per affrontare problemi esterni e interni. Non si tratta solo di una serie di dichiarazioni di intenti, ma di un sistema pratico e condiviso di percezioni, pensieri e comportamenti, tanto da essere parte importante al momento dell'inserimento di un nuovo collaboratore.
Se coltivata con cura, la cultura aziendale diventa un motore invisibile ma potentissimo, capace di ispirare e orientare l’impresa. Ignorarla, invece, significa lasciare spazio a incoerenze che minano il potenziale stesso dell’organizzazione.
Questo episodio invita a riflettere: la tua azienda ha una cultura strutturata e condivisa, o si affida a valori che restano impliciti? È qui si può fare la differenza: trasformare buone intenzioni in pratiche concrete e coerenti per costruire un’impresa allineata con i propri valori e obiettivi futuri.
SM Management Marco Simonelli | Via Mauro Macchi, 8 - 20124 Milano (MI) | P.IVA 12550820968 | C.F. SMNMRC64E29F205K | PEC msimonelli@legalmail.it | SDI T9K4ZHO | Privacy policy | Cookie policy | Sito creato da register.it
ICF Associate Certified Coach